Solai in legno
Questo tipo di solai, usato sin dall'antichità con ottimi risultati, è stato superato solo nei primi anni del Novecento con la diffusione delle travi in ferro (longarine) e del cemento armato. Attualmente non trova applicazione se non in zone dove la disponibilità del legname è abbondante ed a prezzo_ tale da competere economicamente con i tipi recenti di solai.
Il tipo più semplice ed economico di solaio in legno, è quello costituito da travi, poste ad una certal distanza l'una dall'altra, su cui è appoggiato un assito di tavole; si ottiene una struttura resistente ma molto elastica, adatta per luci modeste (fino ai quattro metri). Tale solaio può avere diversi gradi di finitura, a seconda del legname impiegato, che può essere appena sbozzato, o grossolanamente squadrato o lavorato a sega a spigolo vivo. L'assito di tavole può funzionare anche da pavimento (in particolari ambienti, come soffitte, fienili, baite di montagna) oppure serve di appoggio ad un tavolato di usura più sottile, che costituisce il piano di calpestio .
Altro tipo di solaio in legno molto diffuso, è quello costituito da una orditura principale di grosse travi, una orditura secondaria di travicelli (in genere di sezione quadrata), su cui appoggia lo scempiato (ovvero una sola spianata di mattoni o pianelle), che a sua volta fa da supporto, tramite il sottofondo, alla pavimentazione in cotto.La parte inferiore del solaio può restare in vista, mostrando l'orditura delle travi e dei travicelli, che può essere verniciata per accentuare i colori dei materiali; ma spesso sia i travicelli che le travi di legno hanno forma molto irregolare, per cui talvolta l'orditura si presenta alquanto brutta da vedere. In tal caso si preferisce allora nasconderIa con un controsoffitto, realizzato con stuoia di canne ed intonaco o di rete metallica ed intonaco.
Lo spessore complessivo del solaio, unitamente al controsoffitto, arriva a circa 40 cm: valore notevole, ma in compenso assai isolante dal punto di vista termico ed acustico.
Quando la luce dell’ambiente da coprire è notevole (da 5 a 7 m) può essere conveniente impiegare delle grosse travi rompitratta, sulle quali appoggiare le normali travi del solaio; in tal caso la struttura prende il nome di solaio composto..
L'appoggio delle travi in legno sulle murature di pietrame o di mattoni dovrebbe essere fatto con l'interposizione di un dormiente.(grossa tavo!a di legno duro e resistente all'umidità), che ha la funzione di ripartire il carico concentrato. Inoltre la trave dovrebbe essere vincolata alla struttura con un perno di ferro, detto bulzone, fissato con una staffatura all'estremità della trave stessa.
I solai in legno seguono bene piccoli assestamenti e fuori piombo delle murature, ma in caso di medie o forti scosse telluriche, le travi in legno non vincolate si sfilano facilmente dagli appoggi, determinando il crollo del solaio.
Si evidenzia che sui solai in legno non debbono essere poste in opera pavimentazioni rigide (mattonelle, gres, ceramica, ecc.) perché troppo pesanti e fragili; sono invece ottime quelle leggere a teli (gomma, linoleum, moquette, feltri, resine viniliche, ecc.) o i parquet a doghe o listoni, che non si rompono per l’effetto della notevole elasticità del solaio.