Pitturare le pareti, il soffitto, o anche gli infissi della propria casa costituisce l’elemento più importante per un generale rinnovamento degli ambienti, oltre a donare un senso di pulizia e di nuovo. L’arte della pitturazione, o, più propriamente, della tinteggiatura, non è particolarmente complicata e può essere agevolmente svolta, oltre che dai professionisti del settore, anche dagli amanti del bricolage e del fai-da-te. Naturalmente, ogni tecnica ha un suo proprio grado di difficoltà, cosicchè è senz'altro più semplice pitturare a rullo ed a pennello in modo monocromatico, anzichè eseguire effetti tipo velatura, dragging, puntinatura... fino al tadelakt ed allo stucco veneziano, che richiedono molto più impegno ed esperienza applicativa.
In linea generale, prima di iniziare a tinteggiare, è doveroso proteggere superfici, porte, elementi di arredo e quant'altro, dalle accidentali gocce e "spennellate" di colore della pittura stessa. Quindi, è indispensabile:
Quale che sia la tinteggiatura da eseguire, un'importanza primaria è senz'altro assunta dalla scelta del colore. Il colore è la percezione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina mandano al cervello quando assorbono radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d'onda e intensità. E' dunque fondamentale scegliere il giusto colore in relazione all'ambiente, all'oggetto... ecc da tinteggiare.
In linea generale, per pittuare bisogna rispettare le seguenti poche e semplici regole:
1) Innanzitutto, eseguire il lavoro di giorno, in modo da vedere meglio il passaggio di ogni mano di pittura e da poter aerare il locale. Solo quando ci si sarà impratichiti, si potrà anche lavorare con la luce artificiale.
2) La pittura dev'essere diluita nelle proporzioni specificate sulla confezione. Non và mai troppo diluita, in quanto colerebbe facilmente ed avrebbe poco potere coprente.
3) La diluizione delle pittura dev'essere compiuta una sola volta per ciascun ambiente, per evitare variazioni di tonalità. Per miscelare acqua e pittura, bisogna prendere un recipiente basso e largo, in cui versare il quantitativo stimato necessario di pittura, ed aggiungendovi, quindi, l'acqua, miscelando in modo continuativo (possibilmente con trapano dotato di frusta, a media velocità di rotazione).
4) La tinteggiatura richiede tempo e pazienza... all'inesperienza si può rimediare facilmente, ma a un lavoro fatto male no. Rinviare, quindi, tutti gli impegni che potrebbero impedire di lavorare con calma. La fretta e l'approssimazione non sono i compagni ideali per questa avventura.
5) Iniziare e finire una singola zona, possibilmente non facendo colare gocce sul muro: se succede, stendere subito la pittura gocciolata sulla parete, eseguendo movimenti regolari.
6) All'inizio, il lavoro potrebbe non convincere, ma di ciò non ci si deve spaventare: è, infatti, necessario aspettare che la pittura si asciughi, per poter apprezzare in pieno in lavoro. Infatti, la pittura umida è molto più trasparente e quindi molto meno coprente. Non è un'attesa lunga: la pittura asciuga in fretta, bastano solo poche ore.
7) Una buona tinteggiatura necessita almeno di due mani di pittura e, se il colore precedente è di colore forte e si desidera sovrapporlo con uno di tinta chiara, sarà indispensabile anche una terza mano. Solo se la tonalità della vecchia pittura e quella della nuova son simili, e macchie permettendo, si potrà eseguire una sola mano.
8) Tra una mano e l'altra, è necessario sempre far asciugare la pittura: il tempo necessario affinchè ciò accada è specificato sulla confezione.
9) Terminata la tinteggiatura, si raccomanda di conservare la pittura avanzata (che tornerà utile in caso di ritocchi sulle pareti per eventuali future macchie), versandola in barattoli di vetro, tipo quello per sottaceti. Non utilizzare barattoli di metallo, che tendono ad arruginire macchiando la tinta.
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