Dal punto di vista statico, l'arco è definito come struttura spingente: i suoi conci sono sollecitati a presso-flessione e quindi, a differenza di una generica struttura trilitica orizzontale che scarica solo verticalmente sui sostegni sottostanti il proprio peso, l’arco scarica invece il proprio peso secondo 2 componenti (verticale ed orizzontale), dando luogo ad una spinta nei confronti dei piedritti, tendendo appunto a farli “aprire” ed a determinare il crollo dell’arco stesso.
Per questo motivo, sovente, nel corso di ristrutturazioni, si ravvisa la necessità di dover eliminare le spinte laterali esercitate dall’arco, munendolo di “catena” (ovvero di un tirante orizzontale posto in corrispondenza del piano d’imposta, adeguatamente “incernierato” su quest'ultimo): in questo modo, la componente orizzontale della spinta viene eliminata, e l’arco funziona come una normale struttura trilitica, scaricando solo verticalmente il suo peso sui piedritti.
Come si è visto, l'arco è definibile come una struttura bidimensionale (ovvero, più precisamente, come una struttura caratterizzata da una modesta importanza dello spessore, ripetto alle altre due componenti della “luce” e della “freccia”).
L'unione di più archi nel senso dello spessore (definito “generatrice”) dà luogo alla struttura tridimensionale della volta, ottenuta geometricamente dalla traslazione o dalla rotazione di archi; di conseguenza, tutti gli elementi già visti per l’arco, si ritrovano nella volta e conservano quindi la stessa denominazione, con l'aggiunta di due elementi distintivi: la citata linea dritta della “generatrice” e la linea curva (profilo dell'arco) della “direttrice”.
Le volte sono sostanzialmente suddivisibili in semplici (quelle costituite da superfici appartenenti ad un unico solido) e composte (quelle costituite da superfici appartenenti a corpi solidi diversi) e, al pari dell'arco, possono essere costruite in vari materiali (pietra da taglio, laterizi, muratura a secco, conglomerato cementizio... ecc).
Tra le volte semplici, troviamo la volta a botte a tutto sesto, la volta policentrica, la volta ellittica, la volta a sesto acuto e la volta a bacino (meglio nota come cupola); tra le volte composte, troviamo la volta a crociera (formata da quattro “unghie”) e la volta a padiglione (formata da quattro “fusi”), entrambe aventi origine dall'intersezione di due volte cilindriche.