Le parti essenziali che costituiscono un camino sono il focolare, l'architrave ed i piedritti. A cui si aggiungono, ovviamente: la cappa, la canna fumaria ed il comignolo, oltre alla griglia ed al cassetto per la raccolta della cenere, non sempre presente nei camini tradizionali, ma consigliabile nella realizzazione di un camino moderno.
Ogni elemento ha la sua importanza nella corretta progettazione al fine di un buon funzionamento.
1: Caratteristiche generali del camino
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Il vano nel quale è ospitato il focolare (che può aggettare dallo spessore del muro o essere del tutto contenuto nello stesso) può essere strombato (cioè svasato), sia in pianta che in alzata.
La strombatura superiore ha di solito un'inclinazione opposta a quella della cappa. Le pareti e il pavimento devono essere in materiali refrattari e resistenti al calore (tradizionalmente si impiegano degli appositi mattoncini saldati tra loro con malta refrattaria).
I piedritti -in mattoni, muratura, pietra o marmo- possono sporgere dal muro per 20 o 30 cm, e tradizionalmente hanno sopratutto la funzione di reggere l'architrave (anche se in molti camini moderni l'architrave nn è più presente, e quindi di conseguenza sono stati eliminati anche i piedritti).
Anche l'architrave può essere realizzato in vari materiali: più frequentemente legno, pietra, marmo.
La cappa, di solito caratterizzata dalla tipica forma di piramide tronca, laddove non sia prevista la collocazione di modello prefabbricato, viene costruita con l'utilizzo di comuni tavelle da edilizia, opportunamente rifinite con malta da intonaco.
Sulla parete interna possono tuttavia venire montati anche dei rivestimenti in metallo che, oltre a favorire l'irradiamento di calore nell'ambiente, riscaldandosi velocemente, stimola l'avviamento del tiraggio nella fase iniziale dell'accensione.
La griglia per per la raccolta delle cenere, solitamente fatta in ghisa e da collocare sul pavimento del focolare, andrebbe installata con aperture non troppo larghe cosi da evitare che le braci possano caderci.
Regole per l'installazione
Le dimensioni del camino devono essere adeguate all'ambiente nel quale viene collocato.
Funzionando, il camino elimina dall'ambiente molta aria che è percio neccessario reintegrare di continuo, provvedendo a convogliarla dall'esterno mediante prese protette, in modo da favorirne il tiraggio. Se invece il camino viene installato successivamente, possono essere ricavati tramite aperture nei muri perimetrali.
La canna fumaria deve essere adeguatamente dimensionata; la sua sezione deve essere correlata all'altezza e alle caratteristiche del camino.
Nel progetto del caminetto occorre tenere presente che il requisito più importante per un camino è che non faccia fumo; infatti tutta la poesia di un bel caminetto viene rovinata se all'atto pratico questi non tira e fa fumo rendendo invivibile il locale nel quale è collocato. Per evitare ciò occorre che la bocca del camino sia più larga che alta e la canna fumaria non sia troppo lunga rispetto alla sua sezione.
Altro requisito importante è che il camino sia in grado di riscaldare il più possibile. Su questo punto i camini aperti tradizionali non offrono un buon rendimento termico e buona parte del calore si disperde nei fumi.
Nella progettazione di un caminetto si seguono alcune regole empiriche che nascono da numerose esperienze. Una di queste prevede che la larghezza della bocca del focolare, l'altezza e la profondità stiano rispettivamente nel rapporto 6:5:4. L'altezza della cappa dovrebbe essere uguale a quella della bocca del focolare. L'altezza della canna fumaria invece dovrebbe misurare almeno da 10 a 15 volte l'altezza del focolare. Ulteriori disposizioni progettuali sono dettate dalla norma UNI EN 13384-1 e 2 cui si rimanda.
Di seguito, si riporta una tabella indicativa indicante le proporzioni tra larghezza, altezza, profondità di un focolare aperto in funzione della dimensione dei locali.
Per quanto i progettisti si sbizzarriscano con le più fantasiose soluzioni d'arredamento, la zona più adatta alla collocazione del camino rimane quella più interna al locale, meglio se a ridosso del muro di colmo. E' evidente, peraltro, che la costruzione potrà essere collocata anche sulla parete interna di un muro perimetrale, ma in tal caso è particolarmente importante che si provveda a un opportuno isolamento della parete, o comunque a un adeguato dimensionamento dello spessore della muratura.
Installare un camino nella parete divisoria tra due locali (ovviamente da collegare a una canna fumaria che sia facilmente raggiungibile) consente -qualora uno degli ambienti sia adibito a locale caldaia o lavanderia- di trarre dall'esterno l'aria necessari al buon funzionamento del camino, attraverso una finestra collocata nel locale di servizio.
Nella nostra epoca si è notevolmente diffuso l'utilizzo di camini prefabbricati, che sono in grado di venire incontro alle più svariare esigenze di spazio e funzionalità. L'apparato tecnico di tali camini (camera di combustione, cappa e canna fumaria) viene oggi prodotto in moduli prefabbricati di diversi materiali(refrattari di vario tipo, agglomerati di cemento e argilla espansa, ghisa, acciaio, ecc).
Ormai, non si contano le soluzioni tese a migliorare i rendimenti termici grazie all' inserimento varie componenti,e alla messa opera di particolari accorgimenti per ottenere una migliore ventilazione, un più efficiente tiraggio, la possibilità di convogliare il calore in sistemi di riscaldamento modernissimi. Vengono proposti, per esempio, caminetti con la chiusura ermetica del focolare garantita dall'impiego di vetro ceramico atermico, provvisti di un moderno scambiatore di calore (il che consente ovviamente di ottimizzare la funzione del camino anche come strumento di riscaldamento).
Con questi nuovi presupposti anche l'antico camino centrale, abbandonato a partire dal medioevo e sopravvissuto solamente in alcune regioni, ha ritrovato una ragione d'essere, risolti alcuni problemi tecnici relativi sopratutto alla collocazione dell'ingombrante canna fumaria. Non di rado, i progettisti lo propongono in ambienti nei quali può trovare un inserimento adeguato e inoltre le soluzioni tecniche adottate lo hanno trasformarlo in un impareggiabile "oggetto d'arredamento".
Anche il camino ad angolo,di uso antico per quanto non troppo diffuso, tradizionalmente presente in edifici rustici di dimensioni modeste, ha ioncontrato il favore di progettisti e committenti grazie alle possibilità di poter essere collocato in spazi di piccole dimensioni,e di risolvere con relativa faciltà il problema di individuare gli spazi per il volume della cappa e della canna fumaria.
Per quanto riguarda le forme e le decorazioni, i progettisti sono liberi di reinventare soluzioni che personalizzino la semplice struttura di cui si compone il camino classico, caratterizzato da un'architrave e due piedritti che poggiano su una base.
I moderni camini monoblocco, realizzati interamente in acciaio e in ghisa, sono da installarsi all'interno di locali chiusi, e, grazie alla loro elevatissima resa termica distribuita da potenti ventilatori in grado di spostare fino a 900 mq di aria in 1 ora, sono egregiamente indicati per il riscaldamento.
Il fumo non entra in contatto con l'ambiente, rendendo il camino più sicuro, senza togliere il piacere del contatto diretto con la fiamma grazie al funzionamento a scomparsa della chiusura in vetro ceramico.
Tipicamente, il camino monoblocco viene dotato di:
- una chiusura a scomparsa realizzata in vetro ceramico con resistenza allo shock termico di 800°;
- un cassetto di raccolta cenere con relativa griglia;
- una serranda per l'uscita del fumo;
- ventilazione naturale oppure forzata.
Inoltre, possono esser presenti:
- bocchette orientabili per l'uscita dell'aria calda;
- sonda per rilevazione dell'aria calda in uscita;
- registro fumi automatico.