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2: Parete in vetromattone con malta
In questa pagina descriviamo la tecnica per la posa in opera, con l'ausilio di malta, di una parete in vetromattoni tipo "VetroArredo" della Seves Glass Block. La posa in opera si compone di tre fasi successive:
- fase preliminare;
- fase di installazione;
- fase di finitura.
È indispensabile appoggiare e ancorare le pareti a strutture portanti rigide opportunamente dimensionate, perimetrandole con idonei materiali imputrescibili, di spessore, densità e durezza tali da assorbire le dilatazioni ed eventuali scorrimenti o assestamenti strutturali.
1. Verificare l'orizzontalità e la verticalità delle strutture a cui andrà in appoggio l'opera.
Predisporre due listelli di legno orizzontalmente sul piano di elevazione della parete da eseguire. I listelli dovranno seguire la traccia della parete e saranno distanziati da una misura identica a quella dello spessore impiegato.
Sistemare le guide verticali a piombo, distanziate tra loro di 100/120 cm, in modo da poter garantire verticalità alla parete.
È importante che la parete sia perfettamente verticale, al fine di evitare carichi eccentrici.
2. Inserire all’interno delle liste orizzontali un giunto di scorrimento per evitare l’espansione/attrito tra lo zoccolo di base del pannello e la superficie di appoggio.
Predisporre, lateralmente e in corrispondenza dei punti di appoggio del pannello, dei giunti di dilatazione/assestamento.
3. Utilizzare una cazzuola di lunghezza tale da poter lavorare agevolmente tra le barre d'armatura verticali.
Collocare la malta cementizia tra le liste di base per uno spessore non inferiore a 3 cm e, in ogni caso, in funzione dell’altezza della parete Vetroarredo.
Posizionare la prima fila di mattoni Vetroarredo.
4. Eseguire il primo corso perfettamente in bolla.
Distanziare gli elementi, utilizzando i distanziatori per ottenere fughe regolari.
Collocare la malta nell’intercapedine verticale tra i mattoni in vetro del corso già posato, rimuovendo temporaneamente il distanziatore per consentire l’operazione.
5. Appoggiare il tondino di armatura sull'aletta centrale del distanziatore in modo da evitarne il contatto con il fianco del mattone.
Posare la malta lasciando libere le parti del distanziatore. Assicurarsi che i mattoni in vetro siano circondati su tutti i lati da malta ben costipata e distribuita ed evitare che siano a diretto contatto con le strutture portanti.
Inserire, sia in verticale che in orizzontale, le barre di acciaio lisce ad una distanza di non più di 50 cm l’una dalle altre. Rimuovere con l’ausilio di un pezzo di legno il materiale in eccesso sulle fughe prima che indurisca, predisponendole così per la finitura.
Passare con una spugna inumidita la superficie dei vetri per eliminare i residui di malta di posa. Nel caso la parete arrivi sino al soffitto, posizionare il giunto di dilatazione/assestamento nello stesso modo in cui è stato predisposto sui lati.
6. Per garantire a pareti di piccole e medie dimensioni la necessaria stabilità, è opportuno fissarle alle strutture portanti adiacenti, facendo in modo che i tondini orizzontali vengano inseriti nelle strutture stesse.
Dette barre dovranno entrare in fori di diametro leggermente più grande del tondino per una lunghezza sufficiente ad evitare il ribaltamento, attraversando quindi il giunto didilatazione/assestamento.
Nel caso di pareti di grandi dimensioni è più indicato l’impiego di profili metallici a “U”, tassellati o saldati alle strutture portanti adiacenti.
Per evitare che il metallo tocchi i mattoni Vetroarredo posizionare la prima fila verticale di mattoni in vetro ad una distanza di almeno 10 mm dalle ali del profilo.
Con questa soluzione il giunto di dilatazione/assestamento dovrà essere messo all’interno del profilo.
7. Procedere alla finitura delle fughe solo quando la malta di posa è indurita.
Rimuovere le piastre esterne dei distanziatori di plastica con un attrezzo che non righi la superficie del vetro.
8. Stendere la finitura riempiendo bene le fughe con spatole e frattazzi morbidi.
Eseguire un cordone perimetrale, oppure parte della fuga esterna, con un sigillante elastico per evitare eventuali fessurazioni lungo i giunti di dilatazione/assestamento.
In caso di pareti fortemente esposte all’acqua, verniciare con prodotti protettivi trasparenti le fughe, allo scopo di aumentare l’impermeabilità.
9. Alla fine delle operazioni di posa per eseguire una pulizia adeguata del prodotto bisogna procedere come segue:
• Pulire la parete dalla malta di finitura, quando questa è ancora umida, utilizzando spugne o stracci bianchi morbidi bagnati, avendo cura di risciacquarli frequentemente in acqua pulita.
• Eliminare dai mattoni Vetroarredo i residui di malta quando questa è asciugata ma non ancora indurita.
Procedere per singole facce in modo da non passare sulla finitura delle fughe, ancora tenera in quanto da poco tempo eseguita. Per eliminare eventuali aloni e macchie di cemento indurito sui mattoni in vetro si può procedere con acido cloridrico in soluzione o alternativi (ad esempio acido muriatico, prodotti anticalcare o similari) o acido acetico (ad esempio aceto di vino bianco), facendo attenzione a non passare sulle fughe e adottando le necessarie precauzioni di protezione personale.
Non utilizzare, per la pulizia, solventi oleosi, acido fluoridrico o soluzioni fortemente alcaline (ad esempio soda o sostanze analoghe) Nel caso si utilizzino per la finitura malte additivate, eseguire preliminarmente alcune prove di pulizia della faccia su alcuni mattoni in vetro dello stesso tipo di quello da installare, rispettando le modalità di pulizia indicate dal produttore della malta stessa.
Particolare attenzione deve essere riservata quando vengono installati mattoni a finitura satinata. La pellicola che li protegge, infatti, deve essere rimossa solo al momento della stuccatura delle fughe e gli eventuali residui di colla lasciati dalla pellicola devono essere eliminati con acqua calda leggermente saponata o, se più persistenti, con acetone o trielina, utilizzando una spugna non abrasiva.
Malta cementizia di posa
Per la realizzazione di pareti verticali è indicato l'utilizzo della Vetromalta, legante premiscelato di colorazione bianca o grigia con una resa al m2 di circa 25 kg (compresa la finitura). Questo prodotto è idoneo sia per la posa che per la finitura delle strutture in vetro Vetroarredo.
In alternativa alla Vetromalta è consigliabile un impiego di malta cementizia tradizionale con impasto di cemento tipo Portland, o analogo, di classe 32.5. La malta si ottiene dosando kg 350 di legante per ogni m3 di sabbia (di origine minerale, lavata, con granulometria assortita e dimensione massima di 3 mm), aggiungendo acqua pulita fino al raggiungimento di un impasto avente consistenza plastica. La malta deve offrire una buona resistenza meccanica e, al tempo stesso, una buona lavorabilità, per un completo e corretto riempimento di sezioni strette. Inoltre deve possedere caratteristiche di impermeabilità e di basso ritiro durante la maturazione. Un ritiro elevato, infatti, induce tensioni nocive sui mattoni Vetroarredo e può provocare fessurazioni nella malta stessa a scapito della impermeabilizzazione.
Ferri d’armatura
È consigliabile l’impiego di barre di acciaio INOX oppure in alternativa barre in ferro zincate a caldo o trattate con protettivi che ne impediscano l'ossidazione. La dimensione del tondino, che varia in funzione dei calcoli eseguiti dal progettista e dall'esigenza di conferire alla struttura una adeguata resistenza strutturale, deve essere tale da evitare il contatto con il vetro.
Per quanto riguarda le fughe è consigliato l'utilizzo di tondini dei seguenti diametri:
- per fughe di 2 e 5 mm, oppure 10 mm: tondini con diametro massimo di 6 mm.
- per fughe di 16 mm: tondini con diametro massimo di 8 mm.
La vernice bianca che ricopre il fianco dei mattoni permette la posa con malte di qualunque colore, senza che la luminosità del vetro subisca modifiche. Questa verniciatura migliora inoltre l'adesione della malta alla fascia laterale del mattone
Tipi di finitura dei giunti
I sistemi più comuni di stuccatura comprendono:
- Vetromalta di colore bianco e grigio con la possibilità di essere colorata con i normali ossidi in commercio;
- malte cementizie con sabbia fine vagliata, per fughe di colore grigio;
- malte di cemento bianco e polvere di marmo, per fughe di colore bianco;
- malte di cemento con sabbia fine e ossidi, per fughe colorate.
Le malte di finitura utilizzate non devono contenere inerti che rischiano di rigare gli elementi in vetro. Nel caso vengano impiegate malte premiscelate, è indispensabile assicurarsi che non contengano additivi che possono rendere difficile la pulizia dei mattoni Vetroarredo, specialmente se satinati.
Per il riempimento delle fughe è indispensabile impiegare malta con resistenza alla compressione non superiore a quella delle malte utilizzate per la posa.
Protettivi e sigillanti
Ad opera eseguita è possibile intervenire con trattamenti protettivi sulle fughe al fine di impedire l'infiltrazione dell'acqua. Tale intervento è indispensabile nel caso di strutture Vetroarredo sottoposte a pioggia battente, o di box doccia. I trattamenti consistono nella stesura di uno o più strati di protettivo impermeabilizzante, solitamente trasparente. A parete asciutta, è consigliabile applicare materiale sigillante sul perimetro dell’opera per evitare che le fughe presentino fessure lungo i punti di contatto con le strutture in aderenza.
Giunti di scorrimento e di dilatazione/assestamento
Lateralmente e superiormente devono essere posti opportuni materiali atti ad assorbire eventuali assestamenti della struttura, come il giunto di dilatazione Vetroarredo, adesivo su un lato per poter meglio essere posizionato sulle strutture in aderenza, con spessore di 6 mm. Alla base deve essere inserito un opportuno giunto di scorrimento per non creare una struttura unica con il fabbricato.
Materiali per l’installazione
Distanziatori
Per facilitare e rendere più rapida la posa, Vetroarredo propone una gamma di distanziatori in plastica per pareti verticali lineari e curve. Quest'accessorio favorisce la realizzazione di fughe di spessore costante e riduce il rischio di contatto tra le barre di armatura e il fianco dei mattoni Vetroarredo. I distanziatori si differenziano in relazione alla dimensione delle fughe, allo spessore dei mattoni in vetro ed al tipo di parete (lineare o curva).
La gamma dei distanziatori è così composta:
Sistema rapido per il calcolo del numero dei distanziatori
Per calcolare in modo semplice il numero dei distanziatori necessari all'installazione dell'opera da realizzare, usare la seguente formula:
D = (n + 1) x (m + 1)
dove:
D = n° dei distanziatori
n = n° degli elementi in vetro orizzontali
m = n° degli elementi in vetro verticali
fonte: Seves Glass Block (VetroArredo / Pegasus / Vetromalta)