La porta è un'apertura che, in linea generale, permette il passaggio da un ambiente ad un altro. Le porte possono classificarsi nei due tipi principali:
- Interne, quelle che mettono in comunicazione due vani del medesimo alloggio;
- Esterne, di comunicazione di vani interni con l'esterno dell'alloggio o dell'edificio.
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Porte girevoli (o a battente)
Tra le varie tipologie di porte, sono quelle che offrono la soluzione più tradizionale per dividere e unire gli ambienti e sono disponibili, praticamente, in qualunque tipo di materiale: legno, pvc, alluminio, vetro... o combinazione di più materiali. Si distinguono:
a) Porta ad una sola anta (o battente) detta anche bussola, apribile da un solo lato (la classica porta) o sui due lati (grazie ad un particolare tipo di cerniere/cardini. Tipo "pub").
L'apertura può essere destrorsa o sinistrorsa, verso l'interno o verso l'esterno;
b) Porta a due ante uguali (simmetrica), di cui una semifissa ed una sempre apribile;
c) Porta a due ante disuguali (asimmetrica), di cui una semifissa ed una sempre apribile.
Caratterizzate dal poter ottimizzare quegli spazi dietro in prossimità della porta stessa, diversamente da come una porta con cerniere tradizionali a bandiera possa soddisfare.
Il suo movimento e la relativa apertura, pone la porta rototranslante in una condizione di perno sfalsato, perpendicolarmente all'orizzontale di accesso. La sua peculiarità, permette di sistemare qualsiasi complemento di arredo, anche a ridosso del "raggio di azione" della porta.
Queste sono molto versatili, vengono utilizzate non solo per dividere o rendere comunicanti i vari ambienti, ma anche per chiudere armadi, nicchie, vani scavati nei muri. Si distinguono in:
a) Ad una o due ante, su guida superiore ed inferiore, particolarmente adatta per ambienti (quasi sempre bagni o sgabuzzini) il cui poco spazio a disposizione impone l'oculato sfruttamento di ogni cm e l'eliminazione di tutti i "fattori interfenti" (e in particolare la traiettoria della classica porta a battente).
La guida può essere esterna oppure interna alla parete. Nel primo caso, la porta scorrerà "sovrapponendosi" alla parete; tale soluzione, di facilissima posa in opera giacchè non richiede opere murarie, impone, però, che sia ovviamente lasciata libera la quota parte di parete interessata dall'occupazione della porta, allorquando aperta (ovvero non vi collochino quadri, pensili, ecc... sebbene nulla impedisce di collocarvici un mobile posto ad adeguata distanza).
Con la porta a scomparsa, l’anta scompare nella parete, ospitata dal cassonetto del controtelaio, lasciando la parete libera di ospitare elementi d’arredo, ma al suo interno non può ospitare impianti, cavi sottotraccia, prese, interruttori, tasselli per fissare mensole, appendere quadri,ecc.
Per porre in opera, invece, una porta che scorra all'interno della parete, definita "porta scorrevole a scomparsa", è necessario l'installazione di un'apposita struttura a cassonetto scatolato in lamiera zincata (tipo "Scrigno"), atto a contenere la porta vera e propria e le guide predisposte per lo scorrimento e gi accessori per il montaggio.
b) Ad uno o due elementi, che si aprono (o chiudono) a soffietto, su guida superiore, particolarmente adatta ad aperture di grande luce.
Allo stesso principio delle porte a soffietto si ispirano le porte a libro. Esso sono di gradevole impatto visivo, ed offrono una varietà di soluzioni che consentono di risolvere in maniere efficiente e funzionale problemi di spazio.
E' il classico tipo di porta, talvolta munito di sopraluce. Si distinguono:
Le porte per esterni, storicamente le prime ad essere realizzate, a tutt’oggi conservano inalterata l’originaria funzione: proteggere dalle insidie del mondo esterno. I continui progressi tecnologici hanno condotto ad affiancare alle classiche porte in legno, una vasta gamma di materiali per la realizzazione di porte esterne: oggi si spazia dalle porte in ferro alle porte in alluminio, dalle porte i PVC alle porte in vetro, dalle porte in acciaio alle porte alluminio e legno, dalle porte blindate alle porte corazzate.
I requisiti generali di una porta esterna sono: resistenza all'intrusione (che ha portato ad un'alta diffusione di porte blindate e corazzate, con conseguente consolidamento della parete che deve ospitarle, la corretta posa in opera ed il ricorso a serrature e ferramenta di qualità), facile manutenzione, resistenza agli agenti atmosferici, buon isolamento termico e acustico, aspetto gradevole ed in armonia con il resto.
a) Portoncini ad una sola anta o battente, muniti spesso di sopraluce fisse adatti ad aperture di piccola luce;
b) Portoncini a due ante di diversa larghezza, adatti ad aperture di media luce, con o senza sopraluce;
c) Portoncini a due ante uguali, per aperture di notevole grandezza, con o senza sopraluce;
d) Portoni a due ante uguali, con o senza sopraluce, per grandi aperture.
Porte girevoli circolari a più settori
Suddivise in vari settori, queste porte sono in vetro stratificato singolo o vetrata isolante, con telaio in legno, alluminio o acciaio inox.
Particolarmente indicate per il settore terziario, laddove è previsto un afflusso di persone consistente e continuato, nonché sussistano esigenze di immagine, e l'ingresso sia anche considerato come via di fuga in caso di emergenza.
Porte girevoli (o a battente)
Sono costituite da una o due ante, che scorrono su guide orizzontali poste nella parte inferiore e superiore dell'infisso, particolarmente adatte a grandissime luci e realizzate in ferro o acciaio (officine, rimesse, ecc.).
Trovano,altresì, grande impiego, nelle versioni con ante in vetro stratificato ad apertura automatica telescopica, per l'accesso a centri commerciali, negozi ed attività del settore terziario.
Ad un solo battente, con movimento combinato di scorrimento e rotazione verso l'alto, particolarmente adatte a box, locali di rimessa, ecc.
Si ricorre alle porte basculanti per chiudere vani abbastanza ampi, destinati, oltre che a passaggio pedonale, a passo carrabile, dove, a parte l’aspetto economico, ragioni funzionali e di spazio non consentono altre soluzioni. Una porte a battenti di larghezza prossima ai due metri porrebbe infatti seri problemi di funzionamento, mentre, l’assenza di parete lateralmente al vano, rende tecnicamente impossibile sia la posa in opera di una porta scorrevole a scomparsa che esterno muro.
In genere, si ricorre alla porta basculante quando risulta esclusa anche la possibilità della saracinesca, perché in presenza di un’altezza insufficiente alla creazione del necessario cassonetto. La porta basculante, come la saracinesca non sottrae spazio al locale, impegnando esclusivamente la luce del vano. Le porte basculanti sono in genere in metallo (acciaio zincato), ma possono essere rifinite anche in legno, nel senso che anche le porte basculanti in legno non possono prescindere da una struttura interna di metallo (telaio in acciaio rivestito di legno).
Grazie ai contrappesi laterali che costituiscono la struttura delle porte basculanti risulta molto semplice il sollevamento dell'anta. La fluidità dei movimenti dei contrappesi è assicurata dall’utilizzo di cuscinetti a sfera e dalle funi a trefoli di acciaio zincato. Inoltre le porte basculanti sono anche dette debordanti perchè, in seguito al sollevamento, 2/3 della struttura scompare all'interno del garage mentre il restante 1/3 sporge all'esterno.
Esistono delle soluzioni di porte per garage dette "non debordanti" o "sezionali" nelle quali la struttura scompare completamente all'interno del garage.
Ad un solo battente, richiedono spazi d’ingombro veramente contenuti, lasciando completamente libero sia il locale che la zona antistante allo stesso. In pratica, la porta scorre verticalmente alle pareti e parallelamente al soffitto, a pochi centimetri dallo stesso, al quale, come alle pareti, sono state ancorate opportune guide.
Solitamente, è realizzata con pannello sandwich sp. 40 mm composto da lamiera in doppia parete riempita con schiuma puliuretanica, guarnizioni EPDM antinvecchiamento sui quattro lati, guide laterali in acciaio zincate o verniciate, carrelli per lo scorrimento che permettono alla porta di non avere nessuna sporgenza.
L'utilizzo più comune è per garages o nei capannoni industriali.
Porte ad avvolgimento (ovvero serrande o saracinesche)
Sono costituite da elementi che si avvolgono su di un albero di movimentazione, formato da un tubo bollitore, da pulegge con all'interno una molla per poter agevolare il movimento della stessa, e dalle guide di scorrimento, consistenti in profili metallici ad "U" per far scorrere al loro interno gli elementi.
Si distinguono:
a) serrande che si avvolgono su un perno orizzontale posto in alto, a comando manuale o automatico, adatte per locali di negozi, magazzini, box, ecc.;
b) serrande ad avvolgimento su perno verticale posto di lato.
Le serrande possono, inoltre, essere:
- Cieca: è la classica serranda da negozio con elementi chiusi;
- A maglia: è la serranda formata da tubi ondulati e maglie metalliche che sembrano fomare dei rombi rovesciati, oppure da tubi diritti che formano dei rettangoli;
- Microforata: è uguale alla serranda cieca, ma con un particolarità: gli elementi hanno tutti dei micro fori per garantire una buona aerazione ed un'ottima trasparenza delle vetrine dei negozi, pur essendo sempre una serranda corazzata;
- Ad impacchettamento: è sempre una serranda, ma a differenza delle altre che si avvolgono attorno all'albero di movimentazione, si impacchetta su se stessa. Questa per praticità è solitamente utilizzata per supermercati ed ipermercati e ha il vantaggio di poter chiudere spazi di grosse dimensioni senza grande ingombro del cassone e richiedendo meno forza motrice.
Tutte le tipologie di porte viste, dalle porte a battenti alle girevoli, alle scorrevoli, fino alle porte basculanti, sezionali, e serrande, possono essere automatizzate. Solitamente, l’automazione riguarda le porte esterne, relative all'accesso a locali del settore terziario, attività commerciali, ospedali, stazioni ferroviarie o areoporti, hotels...ecc... fino agli accessi a garages e box privati.
Per le porte a battenti con ante prossime al metro, le automazioni prevedono sistemi di facile installazione (forniti in kit anche fai da te), mentre la quasi totalità di porte scorrevoli e girevoli per esterno nascono automatiche. Siamo in presenza di meccanismi che contribuiscono al confort, soluzioni particolarmente indicate in presenza di persone anziane e portatori di handicap.
Il cuore dell'automatismo è un microprocessore opportunamente pre-programmato, che comanda le fasi di apertura, chiusura ed eventuale blocco d'emergenza, delle ante o della porta scorrevole. Il microprocessore "dialoga", a seconda della tipologia installata, con cellule fotoelettriche, sensori, pedane sensibili, radar volumetrici, ecc, in modo da operare l'automatico funzionamento dell'infisso e, contestualmente, scongiurare potenziali situazioni di pericolo (p.es,rilevando tempestivamente la presenza di eventuali ostacoli nel raggio d’azione delle parti in movimento e bloccando la porta o dando il comando di riapertura ai motori).