Di seguito, elenchiamo le principali tipologie di legno, maggiormente utilizzate. Naturalmente l'elenco non è esaustivo, e si rimanda a specifiche pubblicazioni sull'argomento qualora s'intendesse approfondirlo. Nell'ambito della panoramica che segue, si illustrano i principali parametri ed utilizzi dei legni, unitamente ad un'immagine "campione" indicativa.
2: Tipologie di legno
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L'abete, che può essere bianco o rosso,  è molto frequente in italia, nelle zone montuose, nelle quali gi alberi formano grandi foreste. L'abete si distingue dal pino perché i suoi aghi sono spuntati e isolati lungo il ramo. Il legno di abete, biancastro o rossastro, ha pochissima resina e le venature sono piacevolmente decorative. L'andamento della venatura è lineare, la lavorazione facile. Un altro abete con venature molto più visibili e decorative è il douglas, importato dall'America settentrionale.
Il pino è un legno tenero, di facile lavorazione, della famiglia delle resinose: E' profumato, molto resinoso, resistente alle intemperie, di colore bruno chiaro tendente al giallo o al rosa. E' più duro dell'abete. Ce ne sono diverse qualità, ed è elastico e resistente secondo la provenienza; il più resistente è quello delle Alpi.. Il pino marittimo si usa per intelaiature e falegnameria interna, per  traversine ferroviarie, impalcature, pali telefonici. Il pino selvatico serve per costruire  navi, ponti, serramenti esterni, e mobili. Altre qualità servono per alberi di navi,  costruzioni rurali, lavori di intaglio, modelli di fonderia.
Il cirmolo è un legno tenero, di tessitura molto fine e di fibratura diritta, molto usato per fare modelli perché ha una pasta che si lascia lavorare in tutte le direzioni. Caratterizzato da un gradevole profumo di resina, il che non nuoce, anzi rende più piacevole la lavorazione. E' un legno che non s'imbarca e si può lucidare bene.
Il Castagno è un albero di essenza forte, semi-duro, della famiglia delle latifoglie. Di  colore bianco giallastro o bruno, leggermente venato e con molti nodi, il legno è elastico e  resistente, poco compatto e con basso peso specifico. Gli alberi di castagno devono essere  tagliati a tempo opportuno, fra i duecento e i trecento anni. I castagni troppo vecchi sono  soggetti a malattie che ne deteriorano il legno. Si usa per falegnameria interna ed esterna,  ebanisteria e, per la sua ottima resistenza all'umidità (se non soggetto a cambiamenti  d'ambiente e di temperatura), per serramenti, palafitte, botti, tini e mastelli.
Un altro legno molto comune, col quale erano fatti i mobili dei nostri nonni, è il noce. Albero di essenza forte, semi -duro, della famiglia delle latifoglie; di origine orientale ma molto comune da noi, può arrivare ad avere un tronco di due metri di circonferenza. Il suo legno è pregiato, si lavora bene, è di colore marroncino e si trova in varianti chiare e anche molto scure. Ha venature marcate, ha fibra dura e compatta, abbastanza pesante ma elastico, si presta a finiture raffinate. Si usa  soprattutto per mobili, cornici e oggetti di ornamento. Resiste poco agli agenti atmosferici ed il suo grande nemico, come avrete sentito nella casa dei nonni, nel silenzio della notte, è il tarlo.
Il faggio è un legno di essenza forte, della famiglia delle latifoglie. Il legno è  biancastro o giallo rossastro. E' pesante, tende a fendersi e deformarsi, è poco elastico.  Si può curvare col vapore, in questo caso diventa più duro e flessibile. Si usa per pavimentazioni, mobili, carpenteria, serramenti e anche, una volta incastrato, per traversine di rotaie ed edilizia idraulica. Il faggio da un legno che appena tagliato è di color giallo chiaro, e diventa rossastro quando è stagionato. E' un legno facile alle alterazioni fisiche e, come il noce, facilmente attaccabile dal tarlo.
L'olmo è un  legno di essenza forte della famiglia delle latifoglie. Il colore del legno è marrone bruno o giallo rossiccio. E' molto duro, compatto, rigido e resistente. Non si fende con facilità. Si può tornire e intagliare. Si utilizza per costruire parti di utensili, banchi da falegname, gradini e pavimenti.
L'acacia è un legno di essenza forte, della famiglia delle latifoglie. Il suo tronco può raggiungere il diametro di un metro. Il legno è giallo rossastro, la fibra sottile e compatta, è resistente all'umidità e pieghevole. Si può lavorare, rifinire e lucidare bene. Viene usato in carrozzeria, per costruire ruote, raggi, pali; poi scalini e strutture esterne.
La betulla è un legno di della famiglia delle latifoglie, a durame indifferenziato di colore bianco o leggermente giallastro. Gli anelli annuali sono poco evidenti. Presenta frequentemente delle macchie midollari brune. Presenta una tessitura fine con fibratura dritta. La segagione è abbastanza agevole; l’essiccazione è delicata, la curvatura non presenta problemi, la tranciatura e la sfogliatura sono agevoli e l'incollaggio è facile. Il legname di betulla è usato per falegnameria in genere, mobili, oggetti casalinghi e di artigianato, intaglio, manichi di spazzole, tornerai, stuzzicadenti.
Il ciliegio, facente parte della famiglia delle latifoglie, proviene dall'America o dall'Europa. Il ciliegio americano, caratterizzato da alburno bianco crema, si differenzia nettamente dal durame rosso bruno leggermente più scuro del ciliegio europeo. Talvolta il durame può assumere una colorazione rossastra molto accentuata. Visibili fini svecchiature di colore più vivo nelle sezioni radiali. Le cerchie annuali, non sono sempre chiaramente individuabili ad occhio nudo e sono di modesta ampiezza. Il legno di questa specie può contenere striature marroni o piccoli accumuli di resina. Può presentare nodi, ferite essudanti gomma, marciumi e fibratura inclinata. E' principalmente utilizzato per falegnameria fine, arredamento, navale, mobili, infissi ed elementi decorativi.
Il frassino (europeo), appartenente alle latifoglie, presenta l'alburno di colore biancastro giallognolo e si differenzia dal durame leggermente più scuro: talvolta poi compare una zona centrale nerastra, a contorno irregolare (frassino olivato) presumibilmente provocata da attacchi fungini. Le superficie radiali appaiono di lucentezza madreperla grazie ai numerosi e finissimi raggi midollari. La segaggione, piallatura e levigatura si eseguono senza difficoltà e con buoni risultati. L’essicazione è agevole, ma è soggetto a deformazioni. L' incollaggio è normale, mentre tinteggiatura e verniciatura richiedono un elevato impiego di turapori ma danno buoni risultati finali. Si utilizza prevalentemente per falegnameria di prodotti di alta sollecitazione meccaniche (sci, veicoli, mazze, ecc), nonché per arredamento d'interni.
Il larice è un legno di essenza resinosa, poco deformabile e di bell'aspetto. Il colore è rossastro con venature scure o giallo chiaro; è un legno simile all'abete rosso, ma più pregiato. E' molto compatto e robusto, resistente all'umidità ed agli agenti atmosferici per cui se ne fanno mobili, serramenti e porte sia per interno che per esterno. La varietà detta "americana" è impiegata anche per la costruzione di barche.
Il pioppo è un legno chiaro e tenero ma non molto usato per costruire mobili, si usa invece per fabbricare fiammiferi o nastri ricavati dallo sfogliato che è un sistema di ottenere dal tronco d'albero un foglio alto quanto il tronco e lungo come se il tronco fosse un rotolo di carta. Praticamente, con l'aiuto di una lunga lama, si srotola l'albero. Con la pasta di pioppo si fa la carta.
L'ontano è un genere di pianta della famiglia delle Betulaceae.  Gli ontani sono alberi, generalmente di piccola taglia, o cespugli. Si sviluppano sino a 8-10 metri, eccezionalmente raggiungono i 25-30 metri (35 metri Alnus rubra, specie della costa pacifica americana). Il legno di ontano è una delle essenze più utilizzate nella liuteria elettrica per la produzione di corpi per chitarre. Tradizionalmente impiegato dalla Fender, è oggi utilizzato anche in lavorazioni sofisticate per corpi parzialmente cavi (ad esempio Manne in Italia). Viene anche impiegato come legno per matite.
II rovere è una qualità di quercia molto dura di colore bruno giallastro, che lasciata stagionare è utilizzabile per la costruzione mobili, botti, tini e mastelli, nonché di piccole imbarcazioni. Il "succo" contenuto nel legname chiamato tannino, oltre che resistere alla fermentazione del vino, gli conferisce aroma. Presenta una fibra lineare e si usa per costruire mobili, pavimenti, traversine ferroviarie.
Il toulipier proviene dalle regioni orientali degli  Stati Uniti, e del Canada. Il legname di colore bianco crema difficilmente muove. E' uno dei legni più apprezzati per la fabbricazione di stampi, sculture e per lavori di intaglio. Viene impiegato per le parti interne dei mobili, per lavori di falegnameria e per la costruzione di porte, fustame per solidi, di casse da imballaggio. E' largamente impiegato per la costruzione di compensato e della parte centrale delle assi laminate. Adeguatamente trattato viene inoltre utilizzato per opere di falegnameria da esterni non in contatto con il terreno, e se ne ricavano pasta e polvere di legno.
Il Pitch-pine è un legno di essenza resinosa,  proveniente dall'America centrale. E' compatto, a fibre sottili, molto resinoso. Il colore è giallo rossiccio. Resiste bene all'umidità, anche sott'acqua. Si usa per costruire imbarcazioni, ponti, traversine ferroviarie e per la costruzione di mobili ed infissi.
Il pero è un legno rossiccio senza venature, molto stagionabile. Lo si usava fino a pochi anni fa, per fare le righe e le squadre per i disegnatori tecnici, proprio per la sua stabilità e inalterabilità dimensionale. E' un legno di facile lavorazione, compatto  e pesante ma non molto, non si scheggia, e serve anche per fare strumenti musicali, per lavori di intaglio e di tornio; non è abitato da tarli.
Un altro legno non gradito dai tarli è il cipresso, forse per il suo odore penetrante e per noi molto gradevole. Ha un colore giallo chiaro paglierino, si usava per costruzioni marittime poiché resiste bene anche sott'acqua. E' usato anche per serramenti e per armadi. Si leviga bene, con la carta abrasiva finissima si ottiene un effetto seta. La cera è indicata per questo legno in quanto gli dà una finitura calda e satinata accentuando ancora un po’ le venature.
Un altro legno bellissimo, di colore giallastro, anche lui non gradito ai tarli, è il bosso. Ha una grana finissima come il pero ma è molto più duro. Non si sfalda in nessuna direzione, viene usato per lavori al tornio potendolo lavorare anche in misure molto piccole come per esempio le pedine del gioco degli scacchi. Molti manici di arnesi e strumenti per intagliatori sono di bosso.
Fra gli alberi esotici possiamo nominare quelli dei quali possiamo trovare facilmente il legname, qui da noi. Un legno molto profumato è il cedro, proveniente dal Libano, di colore rossiccio, viene ancora usato per costruire matite. Il cedro è il legno che da odore caratteristico alle cartolerie, come la canfora dà odore alle pelliccerie.
L'ebano è forse il più noto legno esotico per le sue caratteristiche di durezza e quindi di peso. Il legno di ebano è color ebano. Pare che il migliore venga dall'Africa, viene usato per mobili e oggetti di lusso data la sua rarità e quindi il costo elevato. Si dice che riscaldandolo emetta un odore di vaniglia e che, tenendone un pezzetto in bocca, si senta un sapore piccante. Malgrado ciò l'ebano può essere imitato facilmente con altri legni duri, mai col balsa.
Anche il famoso mogano, rosso scuro, compatto, con grana finissima, proveniente dalle zone tropicali americane, è un legno pregiato, usato per mobili di lusso, finissimi e lucidissimi, non si altera e non si deforma, i tarli lo snobbano, e fa molto chic.
Il teak è un legno proveniente dall'Indocina ed è stato molto diffuso negli anni 50: tutti i negozi rispettabili avevano in mostra e vendevano mobili di tek, mobili lineari, di colore giallo bruno, lucidati ma non troppo, anzi protetti con vernici trasparenti opache, di solito. Solido e resistente, questo legno usato anche per costruzioni navali e serramenti, per pavimenti e pavimentazioni anche stradali, per mobili e oggetti, per rivestimenti di pareti e divisori.
L’ iroko, proveniente dalle foreste dell’Africa occidentale, è un legno di colore scuro, che va dal verde al giallo bruno, facile da lavorare nonostante la rilevante durezza, che fa dell’iroko un legname destinato a durare nel tempo. La colorazione tende a scurire maggiormente col tempo. L’iroko presenta una buona stabilità alle escursioni termiche ed un ritiro contenuto durante la stagionatura. In virtù di queste caratteristiche ed una buona resistenza al calpestio trova impiego per pavimentazioni in legno anche in presenza di riscaldamento a pavimento, rivestimenti di scale, arredo giardino (panche, fioriere), rivestimenti bagno, ecc. Per la sua buona resistenza agli agenti atmosferici, alla salsedine, all’umidità e alle escursioni termiche, si presta per la realizzazioni di infissi, in particolare per le case poste in prossimità del mare, per arredi e complementi d’arredo di imbarcazioni da diporto e per la realizzazione delle barche in legno.
Il Doussié rosso o vero Doussié si presenta con sottile alburno grigiognolo, ben differenziato dal durame che da fresco è brunico, ma passa poi al rossastro. La terza specie ha largo alburno giallognolo o dorato, sfumante nel durame bruno giallastro, viene chiamato Doussié giallo o falso Doussié. E' caratterizzato da .un ritiro: eccezionalmente basso e da un'alta stabilità dimensionale; ha tessitura grossolana, fibratura irregolare, spesso intrecciata. La segagione è agevole, l'essiccazione molto lenta, la piallatura e levigatura possono essere problematiche. Incollaggio e verniciatura  sono difficoltosi. Il Doussiè è particolarmente idoneo per strutture costruttive esposte alle intemperie, grossa falegnameria, pavimentazione, portoni e infissi.
Il wengé è un albero proveniente dall'Africa tropicale, dal Mozambico al medio bacino del Congo. L’alburno è biancastro mentre il durame è di color caffèlatte con strisce più scure di colore variabile dal rossastro all’olivaceo od al nerastro. Presenta secrezioni gommose e finissime particelle minerali nell’interno delle cellule. Allo stato fresco emana odore gradevole. Le operazioni meccaniche risultano agevoli, purché il contenuto di resina non sia tanto elevato; l’essiccazione è lenta, la sfogliatura e la tranciatura dopo ammorbamento con trattamento a vapore e lavorato a caldo; la tinteggiatura non è praticata. Il wengè è un legno con peculiari caratteristiche estetiche che lo rendono particolarmente apprezzato per falegnameria fine, mobili di lusso, arredamento di interni, attrezzi sportivi, artigianato artistico, decorazione sia sotto forma di pezzi massicci che di impiallacciature tranciate. In Africa viene usato per la realizzazione di tamburi grazie alla sua buona risonanza. Inoltre in liuteria è utilizzato su strumenti a corda per le sue caratteristiche timbriche e di durata del suono. Tra i possibili impieghi figurano la costruzione di chitarre, bassi elettrici e accessori.
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