Nel camino, i fumi prodotti dalla combustione, essendo più caldi dell'aria circostante, creano una differenza di pressione che tende a farli salire verso l'alto generando quel fenomeno meglio noto come tiraggio. Ed è proprio sul calore dei fumi che si basa il tiraggio. I fumi, salendo verso l'alto, tendono a raffreddarsi, cedendo calore e rallentando man mano la velocità di risalita fino a raggiungere la stessa temperatura dell'aria circostante.
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Requisito essenziale di un camino è di non produrre fumo all'interno dell'ambiente, segno inequivocabile di un errore nella progettazione o comunque di un difettoso funzionamento.
Un efficiente tiraggio è facilitato dalla possibilità di far affluire aria dall'esterno del locale. Nella moderna progettazione non si trascura di introdurre dell'aria supplementare da convogliare al focolare attraverso delle apposite bocche d'immissione regolabili, che pescano l'aria dall'esterno tramite condotti opportunamente protetti da una griglia.
La presa d'aria esterna (tra l'altro ora obbligatoria per legge), oltre ad assicurare un opportuno prelievo di ossigeno, garantisce una corretta combustione della legna con consegunte maggiore sviluppo di calore. Può inoltre contribuire a migliorare il tiraggio: in mancanza di un adeguato apporto d'aria infatti l'ossigeno viene prelevato nell'ambiente, con la conseguente uscita di fumo nel locale. Se non è possibile predisporre dei condotti d'areazione, sarà sufficiente aprire una presa d'aria nella parete esterna, munendola di una griglia di protezione e, possibilmente, di una serranda che consenta di regolare il passaggio dell'aria.
Quanto testè descritto è molto importante: infatti, il camino, per funzionare, deve espellere aria calda attraverso la canna fumaria, ed aria in grandi quantita'. Per la continuita' del processo, aria nuova deve essere immessa nel focolare, e quest'aria nuova non puo' che pervenire direttamente dall'esterno oppure dagli interni della casa stessa, ed essere quindi fredda, o molto fredda.
Per evitare che l'aria di reintegro sia pescata dalla casa stessa (del chè comporterebbe delle impercettibili correnti d'aria fredda attraversanti la casa, con la conseguenza che i locali siano raffreddati in continuazione e, paradossalmente, siano tanto piu' raffreddati quanto piu' fa freddo, cioe' quando il camino, ardendo piu' forte, richiede una quantita' maggiore di aria di reintegro, che e' piu' fredda..!), è, appunto, indispensabile realizzare un'apertura verso l'esterno alla base del camino, di diametro compreaso tra 10 e 16 cm (a seconda dei casi), munito di serranda.
Per verificare se il camino tira o no, si può provare ad avvicinare una sigaretta accesa o la fiamma di un accendino o di una candela alla bocca del camino; se il fumo della sigaretta o la fiamma dell'accendino non vengono risucchiati all'interno della cappa, vuol dire che il tiraggio è insufficiente. Si può provare ad aprire una finestra per vedere se la cosa migliora o no. Se il fumo riprende a salire, ciò conferma che la mancaza di tiraggio è dovuta allo scarso apporto di aria.
Nello stesso locale non devono assolutamente essere collocati due camini, poichè quello con un tiraggio più forte potrebbe interferire sul buon funzionamento dell'altro, rovesciandone la corrente ascensionale.
Per quanto riguarda la possibilità di aumentare la profondità del focolare si può anche provvedere a fare sporgere maggiormente i piedritti ricollocandoli o sostituendoli.
Abbassare l'apertura del camino con un'opportuna lastra uignifuca e refrattaria (p.es. in rame) telo (se il camino ha una profondità di almeno 1 m) è una buona soluzione: l'aumento del rapporto altezza/larghezza a favore della larghezza, aumentando il tiraggio.
Anche la collocazione sulla parete di fondo del focolare di una piastra metallica, bloccata con quattro zampe a una distanza di almeno 5 cm dal muro (cosicchè si crei sul retro un'intercapedine) può spesso rapprensentare una soluzione per migliorare il tiraggio.
Laformazione dell'intercapedine e il rapido riscaldamento della piastra che surriscalda i fumi, faranno si che questi ultimi risalgano la cappa più velocemente senza ristagnare.
E' opportuno che l'intercapedine venga chiusa ai lati cosi da creare una sorta di "canna fumaria" tra doppia parete e la parete di fondo.
Inoltre, sempre per migliorare il tiraggio, si consiglia di:
- Tenere pulita la canna fumaria che deve essere libera da fuliggine, ostacoli non visibili come per es. nidi di uccelli o calabroni, uccelli morti, etc;
- Installare una presa d'aria di sezione adeguata al focolare con apertura diretta sull'esterno e collocata in basso nel locale dove è presente il caminetto, da tenere sempre aperta durante il funzionamento del caminetto;
- Installare un comignolo antivento;
- All'accensione del camino, bruciare legnetti piccoli e di facile combustione tenendo completamente aperte le saracinesche della cappa, le valvole del tiraggio e le prese d'aria in modo da avere in poco tempo un fuoco vivo e abbondante per fare sì che i fumi portino in temperatura la canna fumaria. Quando la canna fumaria è diventata calda si può incominciare a chiudere le valvole del tiraggio sul focolare o la sarcinesca al fine di ottenere una combustione più lenta e regolare.