La scelta di una specie legnosa è dettata dal gusto personale, ma occorre considerare la funzione del locale in cui si posa il parquet.
Nel bagno o in cucina, dove vi è molta umidità, il parquet non può andare posato flottante ma solo incollato. Legni adatti sono il Merbau, il doussiè africa, il rovere , il Teak e l'iroko, usati anche per i bordi delle piscine e per i mobili da giardino, perché sono dei legni che non si modificano per il caldo o l'umidità.
In cucina si può anche utilizzare un legno più duro, come il Padouk. In piccoli ambienti è preferibile usare formati piccoli perché la superficie calpestabile è ridotta e il disegno non si vede. In ogni caso è importante la verniciatura del parquet, se la vernice è fatta a regola d’arte e chiude tutti i pori del legno può utilizzarsi qualsiasi essenza per qualsiasi ambiente.
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4: Principali tipi di Essenze
Ecco alcuni consigli per la scelta:
- Al momento di decidere l'essenza è bene ricordare che il legno, a contatto con la luce, si ossida e cambia colore; in genere tende a diventare più scuro, ma nel caso del teak schiarisce.
- Negli ambienti poco luminosi sono preferibili le essenze chiare.
- Se l'abitazione è provvista di riscaldamento a pavimento, meglio scegliere il prefinito per il basso spessore e le doti di stabilità: caratteristiche che ne permettono la posa su ogni sottofondo.
- Doussie, Iroko, Merbau, Teak Asia sono specie legnose più idonee per l'utilizzo anche in bagni, cucine e in presenza di riscaldamento a pavimento. Una buona verniciatura o più mani della stessa permettono tuttavia di scegliere tutte le essenze.
- Cabreuva, Mutenye, Olivo sono legni che maggiormente evidenziano i cromatismi naturali del legno.
- Eventuali macchie di colore create dalla presenza di tappeti ed altri oggetti, tendono a scomparire quando il pavimento viene esposto a luce ed aria.
- Se sul legno tradizionale sono presenti infiltrazioni di silice (macchie bianche) esse scompaiono con una vernice all’acqua, la loro presenza in maggiore o minore quantità dipende dal tipo di essenza (il doussie africa spesso ne abbonda).
- Durante l’ossidazione del Doussiè, possono accentuarsi, anche marcatamente, differenze cromatiche tra i singoli elementi.
- Il Teak, al momento della posa, si presenta con forti stonalizzazioni nerastre che, con l'ossidazione, tendono a scomparire.
- In alcuni legni (Iroko, Doussiè, Merbau, Panga-Panga, Wengè) possono essere presenti altre micro-concrezioni minerali di colorazione variabile dal biancastro al giallo limone.
Di seguito, riportiamo le principali tipologie di essenza. Naturalmente, la lista non è esaustiva. Inoltre, in essa non sono state indicate le essenze realizzate ad-hoc riproducenti un qualunque tipo di disegno (p.es.: ci son parquet che riproducono articoli di giornale, dollari, euro, tendaggi, oggetti vari, vari cromatismi, ecc...)
Solitamente, poi, non si cambia il tipo di posa e la specie legnosa tra la zona giorno e la zona notte.
Le varietà Il parquet offre un'infinita varietà di toni, che vanno dal chiarissimo acero d'ispirazione nordica allo scuro wengè o merbau, decisamente di tendenza. Le varianti cromatiche vengono poi ampliate dal gioco delle venature, molto evidente per esempio nell'olivo. Al momento della scelta, oltre a variabili soggettive come il colore, il formato e il disegno di posa, è bene valutare anche caratteristiche tecniche come la stabilità e la durezza, nelle quali eccellono rovere, iroko, cabreuva, doussiè, merbau, teak e afrormosia.