Materiali : Aceto bianco - Pellicola trasparente - Sverniciatore a base di soda (reperibile nei colorifici)
        Attrezzi : Cavalletti - Guanti - Mascherina - Occhiali muniti di protezione laterale - Paglietta 0000 - Paglietta di ferro 00 - Panni vari in cotone - Pennellessa - Pennello duro - Raschietti - Recipiente di plastica - Spatole - Spazzola da stoviglie - Spazzola di saggina - Spugna
        Materiali : 5 litri d'acqua - Acido acetico o aceto - 1/2 Kg di Soda caustica - 1/2 kg di fiocchi di patata (se necessario)
        Attrezzi : Bacinella - Forbici - Guanti - Manico di scopa - Mascherina - Occhiali con protezione laterale - Spago - Spazzola di saggina - Stivali di gomma - Stracci

    5)    Alla fine, lavare minuziosamente il mobile con acqua corrente e tamponare con stracci assorbenti per togliere dalle fibre ogni traccia di ammoniaca. Lasciare asciugare il mobile per una settimana in un luogo ben arieggiato.




Sverniciare con la Soda
    4)    Dopo aver tolto completamente la soda, lavare abbondantemente con acqua corrente, eliminandone ogni residuo e passare la superficie con una spazzola di saggina.
    5)    Per catalizzare l'azione della soda, eseguire delle spugnature con aceto bianco. Sodando, le colle animali possono cedere e il mobile aprirsi: prima di continuare il restauro, porre il mobile ad asciugare all'aria in un luogo ombreggiato.
    6)    Asportare la vernice staccatasi e catalizzare subito con acqua e aceto o acido acetico per bloccare l'effetto corrosivo della soda. Sciacquare abbondantemente con acqua corrente, magari aiutandosi con una pompa per "innaffiare" dappertutto. Lasciare asciugare perfettamente. Si tenga presente che la soda sbianca considerevolmente il legno.
    7)    Se il risultato è buono, ma non soddisfacente, ricominciare nuovamente. Alla fine, lavare nuovamente con abbondante acqua corrente, e poi far asciugare all'aria, ma non al sole. Attenzione a lavare bene! Un cattivo lavaggio può portare la fuoriuscita di sali di soda quando il mobile si asciuga e questi sono difficili da togliere.
    8)    A questo punto, dopo aver tolto ogni traccia di soda caustica ed aver fatto asciugare il mobile per almeno un giorno, è possibile procedere alle fasi successive di carteggiatura, stuccatura, ecc.

4: Sverniciare con soda, decapante, ammoniaca
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        Pulire un mobile significa togliere vernici chimiche, smalti colorati e riportarlo alla liscia e naturale superficie del legno originario. I mobili in abete verniciati con smalto colorato devono essere sverniciati con un composto a base di soda, ma se sono di quercia, castagno, noce o ciliegio questo trattamento è sconsigliato perché può scurire troppo la superficie del legno.
Esecuzione
    1)    Mettere le scaglie di soda sul fondo di un recipiente di plastica, indossare una mascherina e versare lentamente acqua molto calda. Mantenere la pasta umida nebulizzandola spesso con dell'acqua.
    2)     Appoggiare il mobile su due cavalletti e, con una spazzola da stoviglie, stendete il composto appena preparato; per accelerare il trattamento, ricoprire la parte trattata con pellicola trasparente.
Occorrente
Sverniciare con la Soda Caustica
    4)    Per stendere il prodotto, realizzare un tampone legando con uno spago degli stracci all'estremità di un manico di scopa. Nessun tipo di pennello, infatti, sopporterebbe l'azione corrosiva della soda. In alternativa, si può utilizzare una spugnetta ruvida oppure una di quelle spazzole di plastica da bucato.

    5)    Applicare il prodotto con cautela e un po' per volta. Man mano che vien passato, il prodotto comincia a fare effetto e la vernice inizia a staccarsi. Occhio agli schizzi! La soda brucia!
        La soda caustica è uno degli alcali più potenti ed è altamente corrosiva: bisogna adoprarla solo in caso di estrema necessità. In particolare, si usa SOLO sui mobili veramente disastrati e solo quando ogni altro mezzo provato non ha portato a risultati. Metodo frequentemente usato in passato, oggi è una pratica sconsigliata se non su mobili di scarso valore in quanto può procurare irrimediabili e gravi danni al legno. Munirsi obbligatoriamente di guanti resistenti alla soda, di un paio di occhiali di protezione e di abiti vecchi. Il lavoro va effettuato all'aperto, in un giardino, nel vialetto del garage, dove vi sia anche dell'acqua corrente.
Esecuzione
    1)    Il trattamento con la soda caustica pura è molto più corrosivo e pericoloso del precedente. Occorre quindi porre attenzione nel procurarsi il materiale occorrente.
    2)     Versare cinque litri d'acqua in un secchio, versandoci poi 1/2 kg di soda caustica (ricetta per una concentrazione media. Se si desidera una concentrazione maggiore, aggiungere più soda, fino a massimo 1 Kg per 5 litri d'acqua). La soda si presenta sotto forma di perline o scaglie bianche. Versarla lentamente e mescolate con un bastone o qualcos'altro. Si noterà che l'acqua diventa calda (se vi si mette dentro la mano col guanto...): è la reazione della soda che si scioglie.
Occorrente
Sverniciare con Decapante
    4)    Dopo aver asportato la poltiglia con la spatola, passare delicatamente sul legno una paglietta a grana grossa (00), strofinando delicatamente in modo da eliminare bene i residui di vernice.

    5)    Per fermare l'azione del prodotto, passare un panno imbevuto di acquaragia o alcol. Il legno apparirà levigato, liscio al tatto e con il poro ben chiuso. Questa tecnica fa risparmiare lunghe levigature con carta vetrata, perché permette di passare subito ai passaggi successivi.

        È uno sverniciatore chimico leggermente meno aggressivo e pericoloso della soda caustica. Rispetta maggiormente il materiale da trattare e non rovina la patina sottostante; è urticante, ma basta risciacquarsi con acqua corrente. Sulla confezione è sempre spiegato come comportarsi nel caso in cui si venga a contatto con il gel. All'interno del barattolo si può formare un gas che a contatto dell'aria fa schizzare il prodotto, per cui, quando lo si apre, bisogna porre sul coperchio un panno e sollevare delicatamente il tappo.
        Materiali : Acquaragia o Alcol - Decapante - Segatura
        Attrezzi : Paglietta di ferro 00 - Panni vari in cotone - Pennello - Spatola
Esecuzione
    1)    Stendere il decapante sul legno con un pennello pulito e asciutto, passandolo in modo uniforme sulla superficie, così che anche la sverniciatura risulti totale.
    2)     Dopo circa 15 minuti, lo smalto inizia a gonfiarsi ed a screpolarsi. Con una spatolina, provare a sollevare questo strato di vernice che si è staccato, facendo attenzione a non rovinare il legno sottostante. Controllare se la superficie del legno nudo è diventata visibile.
Occorrente
Sverniciare e sbiancare con Ammoniaca o Candeggina
    4)    Bagnare un batuffolo di paglietta 000 nell'ammoniaca e passate la superficie eseguendo dei movimenti circolari. Asportate la poltiglia che si forma con uno straccio. Cambiare spesso la paglietta per non trasportare in giro la vernice oleosa.
        In alcuni casi lo sverniciatore non funziona o può essere dannoso per i mobili. Se bisogna ripristinare dei mobili rustici ricoperti di un colore nerastro, cioè la "biacca", lo sverniciatore non funzionerà, così come non funzionerà se il mobile presenta molte mani di smalto. Per sverniciarlo, bisogna usare l'ammoniaca. Se invece lo si vuole solo pulire e sbiancare, si può usare la candeggina: sono entrambi prodotti potenti, da usare con attenzione.

        È possibile imbattersi in mobili rustici ricoperti di un colore nerastro solcato da screpolature. Gradevoli nelle forme, questi manufatti sono oggi improponibili per l'aspetto tetro. Questa tinta artigianale, conosciuta come "biacca" era realizzata con ingredienti atti a resistere nel tempo: si otteneva mescolando un pigmento bianco detto "litopone" con acqua, poi si aggiungeva terra d'ombra naturale e lino cotto. Stesa sui mobili la biacca nasconde le imperfezioni e le venature, ma risulta inattaccabile anche all'azione dello sverniciatore.  Si rende quindi necessario il lavaggio con ammoniaca.
Esecuzione
    1)    Indossare una maschera respiratore con montati i filtri per vapori di ammoniaca in quanto sono molto forti. Indossare guanti ed occhiali.
    2)     Portare il mobile all'aperto per disperdere velocemente i vapori prodotti dal gas.
SBIANCATURA con AMMONIACA
    4)    Catalizzare, infine, con alcol etilico o acido ossalico.
        fonte: Leroy Merlin
        Talvolta, anche dopo una sverniciatura con decapante, il legno, specialmente l'abete, può apparire macchiato e non omogeneo. Per sbiancarlo usare la candeggina.
Esecuzione
    1)    Indossare guanti e abiti da lavoro e lavorare in un ambiente ben ventilato, perché le esalazioni del prodotto sono molto irritanti.
    2)     Preparare una soluzione con acqua e candeggina al 30% e tamponare la superficie con una spugna nel senso della venatura. Su macchie particolarmente scure, versare alcune gocce direttamente sul legno. Effettuare passaggi lunghi e regolari.
SBIANCATURA con CANDEGGINA
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Come verniciare legno e ferro
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    3)    Dopo circa due ore, raschiare delicatamente le parti sodate con una spatolina o una paglietta. Durante quest'operazione, prestare attenzione a non graffiare il legno, in quanto il trattamento indebolisce e rende fragile la venatura.
    3)    Se si desidera addensare il prodotto, aggiungere 1/2 kg di fiocchi di patata. Tenere, a portata di mano, acqua corrente ed una spazzola di saggina, da utilizzare per fermare l'effetto corrosivo della soda.
    3)    Per facilitare l'asportazione della poltiglia, spargere sul prodotto della segatura. Se gli strati di smalto fossero molti, bisognerà ripetere l'operazione ed attendere alcune ore prima di togliere il decapante.
    3)    Immergere dei fogli di giornale in una soluzione preparata con acqua ed 1/6 di ammoniaca ed appoggiarli ben bagnati sulle parti da trattare. Dopo pochi minuti, la biacca inizia a cedere.
    3)    Lasciare agire per qualche ora, sciacquare con acqua corrente e spazzolare fino ad eliminare l'effetto "viscido" della candeggina.
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