L'intervento di pitturazione su legno assume un particolare valore se consideriamo la necessità di proteggere questo materiale dall'umidità, dall'attacco degli agenti atmosferici (in particolare la pioggia e i raggi UV) e dall'insidia dei parassiti e degli insetti xilofagi.
L'attrezzatura necessaria
Cicli di lavorazione
I cicli di lavorazione differiscono a seconda delle condizioni del legno: quindi se è nuovo o già verniciato.
Legno nuovo. Dopo aver accertato che il legno abbia avuto la necessaria stagionatura (dato importante per la buona riuscita del lavoro) bisogna correggere le imperfezioni della superficie. Quindi: eliminare la resina superficiale (presente su legni come il pino, l'abete o il larice) con una spazzola di crine e dell'essenza di trementina; eliminare i nodi morti con una punta a tazza montata su un trapano e riempire il foro con un cilindretto di legno dello stesso diametro.
Incollare con un prodotto vinilico e livellate la superficie con un intervento di carteggiatura.
Prima dell'applicazione della pittura di fondo, carteggiare tutta la superficie e pulitela dai residui della carteggiatura.
Prima di analizzare i cicli di applicazione corretti, si ricorda che la qualità del prodotto verniciante è un fattore molto importante ai fini della buona riuscita del lavoro.
Alta qualità significa infatti una resa maggiore e una facile applicazione.
Ma passiamo ora alla parte pratica, individuando fra gli interventi di tinteggiatura due differenti procedure: su legno nuovo e su legno già trattato.
Carta vetrata su tampone. La superficie del legno deve essere sottoposta a ripetute carteggiature per uniformare al meglio il supporto. Sono consigliabili le grane sottili, tipo 240 e 320.
Raschietto. Possono avere forme differenti. La scelta è strettamente legata al tipo di supporto da trattare: ci sono raschietti per superfici piane, intarsiate o fortemente irregolari.
Pistola termica per sverniciare. Grazie a questo utensile di facilissimo uso. risolverete brillantemente ed in poco tempo il problema della sverniciatura. È consigliabile per superfici particolarmente estese.
Spazzola e essenza di trementina. I pini, gli abeti e i larici, soprattutto se nuovi, possono denunciare delle sacche di resina che ostacolerebbero la perfetta adesione dello smalto. Con spazzola e trementina si possono eliminare facilmente.
Trapano con punta a tazza e colla vinilica, per eliminare i nodi morti e sostituirli con delle spine di legno del diametro adeguato.
Legni già trattati. Se la verniciatura precedente è in buone condizioni potrà essere utilizzata come fondo per lo smalto.
Sarà sufficiente stuccare le piccole imperfezioni, carteggiare (grana 240) e pulire tutta la superficie.
Se al contrario il vecchio smalto è in cattive condizioni e si sta sfogliando, bisognerà sverniciare tutta la superficie.
A questo proposito si segnalano due soluzioni: lo sverniciante chimico, oppure quello a caldo (con una pistola termica).
Ripristinare, poi, le condizioni ottimali seguendo il ciclo per il legno nuovo.
Legno già trattato. L'unica differenza sostanziale dal ciclo di lavorazione per legno nuovo, consiste nella scelta del prodotto di fondo; in questo caso è necessario optare per un prodotto che isoli molto bene le vecchie mani di smalto e che crei un ponte di adesione fra la vecchia pittura e la nuova.
Procedere, quindi, seguendo i consigli enunciati a proposito del "legno nuovo".
Si evidenzia che, in commercio, esistono smalti con effetto lucido o satinato: la scelta tra le due tipologie è legata al gusto personale e, ovviamente, alla superficie da verniciare.
Legno nuovo. Dopo la preparazione preliminare il manufatto è pronto per ricevere la mano di fondo. Ad essiccazione ultimata (dopo circa 24 ore) carteggiare scrupolosamente tutta la superficie da trattare. Quindi applicare due mani di finitura con lo smalto opportunamente diluito, come da consigli del fabbricante.
Per tutte queste ragioni un buon prodotto per legno deve avere la necessaria elasticità, un ottimo potere protettivo nei confronti dei nemici del legno e garantire l'idrorepellenza; l'umidità infatti non solo deforma il legno, ma lo rende soggetto all'aggressione di muffe e funghi.
Naturalmente una buona protezione del legno ha maggiore importanza se il manufatto è destinato ad un uso esterno ed è quindi direttamente esposto a tutta questa serie di pericoli. Non bisogna poi dimenticare che il legno è un materiale vivo, cioè di natura organica; questa sua vitalità - riscontrabile anche dopo una regolare stagionatura - si manifesta attraverso movimenti impercettibili di allungamento e contrazione provocati dalle variazioni di temperatura e umidità.
Pennello ovale e finissimo. Sono indicati per la tinteggiatura di supporti irregolari, ricchi di intarsi e modanature. Il pennello finissimo serve per le decorazioni e per tracciare linee finissime.
Pennello piatto. È l'ideale per le superfici piane: garantisce un'uniformità tale del film verniciante, da rendere più semplice e perfetto il lavoro anche a chi non ha un'esperienza già collaudata.
Spatola per stucco. Le superfici danneggiate devono essere sottoposte ad un intervento di stuccatura. La spatola facilita l'applicazione e la liscia tura della pasta riempiente.
Il pennello. L'attrezzo principale è naturalmente il pennello. Questo deve essere di ottima qualità e con le setole morbide e compatte, in modo che non si stacchino mai dal pennello durante la verniciatura. I pennelli in commercio possono essere in: setola animale, da usare con gli smalti e i prodotti diluiti a solvente; o in setola sintetica, adatta per gli smalti all'acqua; oppure mista, particolarmente indicata per il legno.
Acquaragia. Per la pulizia del supporto e dei pennelli usati per tinteggiare con pitture a solvente. Utilizzare sempre del solvente e dei panni in cotone perfettamente puliti. Se, invece, si sceglie di applicare una pittura a base d’acqua (la qual cosa è consigliabile sia per motivi ecologici, sia per non respirare lo sgradevole odore del solvente), la pulizia del supporto e dei pennelli verrà effettuata semplicemente con acqua.
Come verniciare legno e ferro
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