La buona qualità degli utensili da lavoro è una garanzia importante per la riuscita dell'intervento. Ma non basta.
Occorre anche una certa cura e rispetto verso i nostri compagni di lavoro: i pennelli e i rulli ad esempio devono essere puliti in modo scrupoloso e tempestivo sia a lavoro ultimato che prima delle lunghe pause (quando cioè si interrompe la verniciatura alla sera).
fonte: Linvea e LeroyMerlin
Operazioni preliminari
La preparazione delle superfici rappresenta il momento più importante di tutto l'intervento di tinteggiatura. Forse non tutti sanno che la maggior parte dei difetti riscontrabili al termine del lavoro sono causati proprio da una preparazione condotta in modo approssimativo.
Per rendere meglio l'idea potremmo paragonarla alle fondamenta per una casa: senza di esse, si sa, non c'è garanzia di durata.
Per ottenere un ottimo risultato i muri devono:
- se nuovi essere completamente asciutti: per raggiungere questo stato è necessario attendere 30 giorni dalla costruzione del muro stesso. In questo periodo la calce e il cemento riescono a completare il loro processo di indurimento. Prima di procedere all'intervento di tinteggiatura, il muro dev'essere pulito e si devono asportare gli eventuali grumi di malta.
- se già pitturati, essere in buono stato. Verificare, quindi, che le pitture precedenti siano in buono stato e stuccate le crepe o i buchi presenti sulle pareti. In presenza di muffa o efflorescenze saline, preparare e pitturare le pareti seguendo correttamente il ciclo di applicazione dei prodotti antimuffa.
All'opera
Eccoci giunti alla tinteggiatura vera e propria. La prima cosa da fare e' quella di "profilare" le pareti in corrispondenza del soffitto, degli angoli, degli stipiti e degli zoccoli, utilizzando un pennello piatto piccolo.
A questo punto si inizia a tinteggiare cominciando dal soffitto per poi procedere verso le pareti, in modo da evitare che gocce di pittura cadano su superfici gia' trattate.
Precisato cio' vediamo i procedimenti da adottare per tinteggiare pareti nuove o già trattate.
L'attrezzatura necessaria
Pennellessa da muro. Si contraddistingue dai pennelli piatti normali per il suo spessore più elevato. Quelle più piccole (larghezza 7-10 cm / spessore 2-3 cm) sono consigliate per le mani di fondo, per le vernici e per gli smalti, non solo sulle pareti; mentre quelle più grosse (larg. 12-14cm / sp. 4-7 cm) sono l'ideale per le idropitture.
Rulli. I.modelli a pelo lungo sono ottimi perle idropitture e perle pitture murali in genere. Quelli a pelo corto sono invece consigliabili per le pitture opache piuttosto riempitive e per i comuni fondi isolanti e ancoranti. Il rullo và intinto di tanto in tanto nella pittura e la pittura in eccesso và tolta (operazione di strizzatura) servendosi dell’apposita griglia. Esistono anche rulli con serbatoio incorporato, in grado di rilasciare ad ogni passaggio sulla parete il giusto quantitativo di pittura, velocizzando il lavoro.
Prolunga per rullo. Sostituisce la tradizionale scala per la tinteggiatura dei soffitti.
Tampone. In alternativa al pennello o al rullo si possono utilizzari gli speciali tamponi in mohair, che non producono colature e lasciano una traccia uniforme e ben dfinita. Questo sistema, che elimina la necessita' di mascherature protettive, prevede una vaschetta nella quale si versa il prodotto verniciante; ed un rullo erogatore, sul quale si passa il tampone per caricarlo di vernice.
Le spazzole sono disponibili in tre misure diverse e quella piu' grande e' dotata di un attacco snodato a bicchiere nel quale inserire ina pertica telescopica per imbiancare i soffitti senza utilizzare la scala.
Spatola. Particolarmente indicata per eliminare i grumi di malta dalle pareti o per asportare la carta da parati e le vecchie pitture dai muri vecchi.
Secchio e grata. La vaschetta per rulli dotata di serbatoio può essere sostituita da un secchio o dallo stesso contenitore se si tratta di un'idropittura. Indispensabile invece la grata per la strizzatura del rullo.
Raschietti e spatole. L'attrezzo a forma triangolare è particolarmente utile per allargare le crepe ed eliminare le parti in parziale distacco. La spatola facilita l'applicazione e la lisciatura dello stucco.
Spugna e spazzola. Non possono mancare durante la preparazione del muro (ad esempio per inumidire le fessure da stuccare, per bagnare la carta da parati da asportare, ecc.).
Carta vetrata. Disponibile in varie grammature a seconda del lavoro da svolgere. La grammatura è indicata da un numero che, quanto più è basso, tanto più identifica la ruvidità della carta..Và quindi utilizzata per la prima scartavetratura una carta più ruvida; per le successive una carta meno ruvida, in modo da avere un effetto più “liscio”.
Nastro adesivo. giornali e guanti. Per evitare di dover ripulire i pavimenti e i mobili, è consigliabile proteggerli con dei fogli di giornale. Il nastro adesivo (alias “scotch carta”) è utile per gli spigoli, le prese e gli interruttori.
I muri nuovi vanno sempre prima tinteggiati con un fissativo.
I muri già pitturati, invece, possono richiedere degli interventi straordinari, specialmente se la pittura precedentemente applicata non è ben ancorata e presenta degli sfogliamenti. In questo caso è necessario asportare accuratamente le parti in fase di distacco e procedere con un intervento di stuccatura per livellare al meglio la superficie prima della tinteggiatura. Se la vecchia finitura era stata realizzata con un prodotto povero (tempere o pitture a calce) è necessario spazzolare a fondo la parete e procedere alla tinteggiatura con la pittura traspirante. Nel caso invece si vogliano applicare delle pitture lavabili, bisogna fissare preventivamente la superficie con un fissativo. Le crepe devono essere stuccate. Dopo 16-24 ore carteggiate la zona trattata in modo da livellare perfettamente la superficie.
Muri nuovi. Per ridurre l'assorbimento e garantire il massimo ancoraggio dei prodotti di finitura, sugli intonaci nuovi è consigliabile l'applicazione di una mano di un buon prodotto isolante, adeguatamente diluito con acqua secondo le prescrizioni del fabbricante.
Una volta essiccato l'isolante (3-4 ore) potrete procedere con il prodotto di finitura.
Muri già trattati. Le pareti già tinteggiate ad idropittura possono essere tranquillamente pitturate, senza isolante, con un buon prodotto di qualità. Vi consigliamo quindi di seguire le stesse procedure illustrate nel paragrafo precedente dedicato ai muri nuovi.
Se la parete presenta delle macchie asciutte, 24 ore prima di dipingere, date una mano sulle macchie con il rullo. Quando è completamente asciutto, applicate direttamente la pittura senza diluirla.
Per verificare se la vecchia pittura applicata e' tempera o idropittura, si puo' bagnare, con una spugna molto inumidita, il muro. Se la vecchia pittura si gonfia e si dissolve, allora e' tempera e va' rimossa completamente con una spatola, dopodiche' bisognera' stuccare e isolare con un fissativo. Se la vecchia pittura non si rigonfia con la spugna bagnata, allora si tratta di idropittura: in tal caso si potra' pitturare direttamente su di essa, previa eliminazione di eventuale polvere accumulatisi.
Quindi per le idropitture e gli smalti idrosolubili si usa della normale acqua, mentre per i flatting e gli smalti a solvente si usano i tradizionali diluenti (acquaragia, trementina, ecc.). Al termine dell'intervento di lavaggio, i pennelli devono essere asciugati scrupolosamente, in particolar modo in prossimità della ghiera che tiene unite le setole.
In questa pagina, ci occuperemo delle sole idropitture, che sono quelle più utilizzate per gli interni e gli esterni.
Le idropitture sono classificate per mezzo del "test di lavabilità". Nella fattispecie, si distinguono in:
Traspirante. E' adatta ad ambienti in cui si forma condensa, in quanto conferisce al muro un'ottima traspirabilità ed evita la formazione di muffe. E' consigliata per bagni, cucine e soffitti, nonchè per tutte quelle pareti dove non è richiesta una particolare finitura di pregio.
Lavabile. E' indicata per tutti gli ambienti della casa, anche per bagni e cucine che non presentino particolari problemi di umidità e condensa. Dona alle pareti un aspetto opaco e vellutato di ottima resistenza alla (leggera) abrasione, e può essere lavata con un panno umido e ben pulito.
Superlavabile. Oltre ai vantaggi della lavabile, quest'idropittura è caratterizzata da un eccezionale potere coprente ed un'alta resistenza all'abrasione ed al lavaggio. E' adatta anche per gli esterni, in quanto conferisce ai muri un'ottima idrorepellenza, lasciandoli comunque traspirare.
Igienizzante. E' un'idropittura traspirante a base di resine acriliche, particolarmente indicata per ospedali, scuole, caseifici e locali pubblici. E' caratterizzata da un alto potere antimuffa, abbinato ad una notevole azione igienizzante.
Termisolante. E' un'idropittura dotata di un basso coefficiente di trasmissione termica, grazie alla presenza di speciali microsfere in vetro cave che creano un'invisibile cuscinetto d'aria tra il muro e la pittura. Pocihè migliora l'isolamento termico delle pareti, evita anche la formazione di condensa.
Bisogna intervenire sempre prima che la pittura inizi il suo processo di essiccazione: solo in questo modo potrete agire in profondità e con il massimo risparmio di tempo e di fatica. Naturalmente la procedura sarà diversa a seconda del tipo di prodotto usato: la regola dice che bisogna utilizzare lo stesso solvente della vernice o della pittura.
4: Pitturare le pareti Interne con l'idropittura
Per le altre schede, clicca sui seguenti pulsanti numerati
Se vi sono scrostature, eliminate le parti che non aderiscono più. Levigate e spolverate prima di applicare una mano di fissativo e quindi, ad asciugatura avvenuta, di pittura.
Se vi sono delle crepe piccole (2 decimi di mm al max), applicate la pittura direttamente sul supporto.
Se vi sono scrostature, eliminate le parti che non aderiscono più. Levigate e spolverate prima di applicare una mano di fissativo e quindi, ad asciugatura avvenuta, di pittura
Se vi sono delle crepe piccole (2 decimi di mm al max), applicate la pittura direttamente sul supporto
Se vi sono fessure superiori a 2 decimi di mm, pulite ed aprite le fessure, colmate ed intonacate per ottenere una superficie liscia. In taluni casi può essere necessario applicare anche una rete in fibra di vetro, che evita successive cavillature. Quindi, levigate, spolverate, applicate il fissativo e. ad asciugatura avvenuta, pitturate.
In linea generale, si consiglia di seguire i criteri esposti nella tabella innanzi riportata.