Manuale di Primo Soccorso
8: La Folgorazione e le Intossicazioni
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La Folgorazione
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        L’elettricità può essere causa di alcuni infortuni, sia in ambito domestico, sia anche in ambito lavorativo, di diversa gravità. Le motivazioni che sono alla base di tale tipo di infortunio, sono rappresentate fondamentalmente da:

  • difetto di installazione dell’impianto elettrico,
  • distrazione, superficialità, negligenza, del soggetto stesso infortunato.
        Al passaggio della corrente elettrica attraverso il corpo umano, possono seguire lesioni a carico di:
Cute: il cosiddetto marchio elettrico testimonia l’avvenuto contatto tra il cavo elettrico e la cute; tali lesioni presentano una zona a forma di cratere di colorito scuro, possono avere differente gravità. In alcuni casi si può giungere anche alla carbonizzazione dell’arto colpito.
Muscoli: si hanno contrazioni muscolari, che in alcuni casi possono giungere alla contrazione spasmodica del diaframma e dei muscoli respiratori.

Sistema nervoso: si possono avere disturbi
    a) neurologici di tipo sensitivo, crisi epilettiche
    b) a carico degli occhi soprattutto a livello della retina, della cornea, del nervo ottico
    c) a carico dell’apparato uditivo con deficit di vario tipo; in alcuni casi sono presenti anche vertigini
    d) psichici: stato confusionale, amnesia, disturbi a carico della parola.

Apparato cardiovascolare: vi possono essere tachicardia, disturbi a carico della pressione arteriosa, della circolazione coronarica con crisi ischemiche che possono portare anche all’infarto del miocardio.
        A volte, in caso di contatto con cavo dell’alta tensione, è possibile anche che il soggetto venga spinto a notevole distanza.

        La gravità delle lesioni precedentemente descritte dipende da:

  • Caratteristiche della corrente elettrica (intensità, frequenza, tensione).
  • Resistenza elettrica del corpo umano e presenza o meno di strutture isolanti il soggetto stesso (cute asciutta o bagnata o sudata, tipo di calzature utilizzate, pavimento bagnato ovvero asciutto, etc).
  • Tempo di contatto del corpo con l’elettricità.
  • Percorso della corrente nel corpo stesso (lesioni più gravi nel caso in cui il percorso interessi il cervello, il cuore).
        Sicuramente la situazione di maggiore impegno e gravità è rappresentata dall’arresto cardiorespiratorio, che può condurre a morte il soggetto infortunato.
Cosa fare in caso di infortunio elettrico

        Innanzitutto, al fine di evitare che si inneschi un meccanismo a catena per cui anziché soccorritore si sia vittima, occorre:
  • Evitare di toccare direttamente il corpo dell’infortunato prima che sia stato interrotto il circuito elettrico. È opportuno, prima di toccare il soggetto, isolare il proprio corpo servendosi di assi di legno, strutture in gomma;
  • Interrompere il circuito staccando la corrente. Qualora non fosse possibile mettere in atto tale tipo di intervento, liberare il soggetto infortunato dal contatto: è opportuno non toccarlo mai direttamente, ma servirsi sempre di bastoni, manici di scopa, guanti in gomma;
  • In caso di paziente privo di coscienza: provvedere a mettere in atto le manovre di rianimazione cardiaca e respiratoria;
  • In caso di soggetto cosciente: controllare il polso ed il respiro. Porre il soggetto quindi in posizione di sicurezza;
  • In caso di ustioni, valutare la gravità delle lesioni; servirsi solo di garze sterili;
  • Trasportare il soggetto in ospedale per le eventuali ulteriori terapie.
Le Intossicazioni
        In alcuni casi ci si può trovare di fronte a situazioni causate da assorbimento di sostanze velenose e/o tossiche. Bisogna innanzitutto precisare che le intossicazioni, conseguenti a tale assorbimento, possono essere:

  • Intenzionali
  • Accidentali.

        Tralasciando le prime, per quanto riguarda le seconde, con le quali ci si può imbattere con maggiore frequenza, ricorderemo che esse possono verificarsi nella gran parte dei casi per errore o per distrazione. In questo capitolo, dopo averne descritto le caratteristiche generali, si parlerà delle intossicazioni da ossido di carbonio.
L’intossicazione può avvenire per:

  1. Ingestione
  2. Inalazione
  3. Assorbimento attraverso la cute, di una determinata sostanza.
        In ogni caso, subito dopo aver utilizzato una di queste tre vie d’entrata, le sostanze passano in circolo e giungono al fegato, dove vengono trasformate, nella maggioranza dei casi, in prodotti non tossici ed eliminate attraverso le feci, l’apparato respiratorio, la saliva, etc..
        In alcuni casi, però, le sostanze sono trasformate in prodotti più tossici della sostanza originaria.

        È opportuno a questo punto parlare della etichettatura delle sostanze chimiche, in quanto in alcuni casi tale conoscenza può aiutare nel soccorso di un intossicato, in quanto consente di fornire dati più precisi alla struttura di emergenza contattata telefonicamente allorché si sia verificata una intossicazione acuta. Tutti i prodotti chimici pericolosi sono per legge etichettati, al fine di:
  • identificare il tipo di prodotto utilizzato,
  • indicare i rischi per l’uomo, per l’ambiente,
  • le modalità di conservazione del prodotto stesso.

        Tutti i contenitori delle varie sostanze presentano infatti dei simboli (pittogrammi),che consentono di identificare la tipologia di pericolosità della sostanza presente in tale contenitore (tossicità, nocività, infiammabilità, esplosività, etc.); alcune sostanze hanno contemporaneamente diverse caratteristiche tra quelle descritte in precedenza, pertanto avranno un numero maggiore di simboli (pittogrammi).
        Sull’etichetta, infine, relativamente al prodotto sono riportati consigli in merito:

  • alle modalità di stoccaggio
  • alle precauzioni da adottare in caso di utilizzo
  • al corretto smaltimento del prodotto stesso

        In caso di sospetta intossicazione è necessario conoscere la sostanza che può aver determinato tale episodio: pertanto sarà importante recuperare e conservare i contenitori delle sostanze ritenute responsabili delle intossicazioni.
Cosa fare in caso di intossicazione

  1. In caso di ustioni e di contatto con gli occhi: si rimanda al  capitolo "Gli organi senso: l'occhio e l'orecchio".
  2. In caso di ingestione: chiedere notizie al soggetto in merito al tipo di sostanza ingerita.
  3. In caso di inalazione: portare il soggetto in un altro ambiente o, eventualmente, all’esterno.
        In ogni caso, sia nell’ipotesi "B" sia nell’ipotesi "C", verificare le condizioni neurologiche, cardiocircolatorie e respiratorie dell’infortunato.

        Inoltre mettere il paziente, qualora incosciente, in posizione laterale di sicurezza.

        Chiamare il 118 specificare che trattasi di avvelenamento e fornire informazioni in merito:
  • alle condizioni del soggetto,
  • al tipo di sostanza inalata o ingerita,
  • al tempo trascorso dall’ingestione o dall’inalazione della sostanza.
Cosa NON bisogna assolutamente fare

  1. Somministrare alcoolici
  2. Stimolare il vomito in soggetto incosciente
  3. Stimolare il vomito in caso di ingestioni accidentali di varechina o di altre sostanze caustiche
Il Monossido di Carbonio
        Si sviluppa a seguito della incompleta combustione del carbone e di altre sostanze: principali fonti di avvelenamento da ossido di carbonio sono bracieri, gas di scarico, etc. Trattasi di un gas inodore. L’ossido di carbonio possiede una notevole affinità per l’emoglobina del sangue, maggiore di quella dell’ossigeno. Il composto che si forma a seguito del legame tra l’ossido di carbonio e l’emoglobina, viene definito carbossiemoglobina.
        Sintomatologia:

  • cefalea,
  • vertigini,
  • disturbi respiratori,
  • sonnolenza,
  • confusione mentale,
  • crisi comiziali,
  • perdita di coscienza,
  • coma.

        Il soggetto presenta un caratteristico color rosso ciliegia a carico della cute e delle mucose.
Cosa fare in caso di avvelenamento da monossido di carbonio

  • Portare il soggetto all’aperto
  • Assicurarsi che le vie aeree siano libere
  • Trasportare il paziente in ospedale per le opportune terapie.

fonte: INAIL
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